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Protezione Civile

 

ILa Protezione Civile è definita come il coordinamento delle attività necessarie a fronteggiare eventi straordinari che non possono essere affrontati da singole forze ordinarie, bensì dall’insieme delle strutture operative che la legge prevede (Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Forze Armate, Forze di Polizia, Volontariato, ecc.).
Protezione Civile è anche definita come l’insieme delle azioni di previsione e prevenzione dei rischi, soccorso e superamento dell’emergenza.
La previsione consiste nelle attività dirette allo studio e alla determinazione delle cause dei fenomeni calamitosi, all’identificazione dei rischi ed all’individuazione delle zone del territorio soggette ai rischi stessi.
La prevenzione è l’insieme delle attività volte ad evitare, o ridurre al minimo, la possibilità che si verifichino danni conseguenti agli eventi di cui sopra, anche sulla base delle conoscenze acquisite per effetto delle attività di previsione.
Il soccorso si attua con interventi diretti ad assicurare alle popolazioni colpite dagli eventi calamitosi ogni forma di prima assistenza.
La fase di superamento dell’emergenza è un insieme di attività quali il censimento dei danni e l’attuazione, coordinata con le Autorità Istituzionali competenti, delle iniziative necessarie a rimuovere gli ostacoli che si frappongono alla ripresa delle normali condizioni di vita.
Il volontariato di Protezione civile, divenuto negli ultimi anni un fenomeno nazionale che ha assunto caratteri di partecipazione e di organizzazione particolarmente significativi, è fenomeno nato sotto la spinta delle grandi emergenze verificatesi in Italia a partire dall'alluvione di Firenze del 1966 fino ai terremoti del Friuli e dell'Irpinia. In occasione di questi eventi si verificò, per la prima volta nel dopo guerra, una grande mobilitazione spontanea di cittadini di ogni età e condizione, affluiti a migliaia da ogni parte del paese nelle zone disastrate per mettersi a disposizione e "dare una mano". Si scoprì in quelle occasioni che ciò che mancava non era la solidarietà della gente, bensì un sistema pubblico organizzato che sapesse impiegarla e valorizzarla.
Quando nel 1992 fu istituito, con la legge 225/92, il Servizio Nazionale della Protezione civile, anche alle organizzazioni di volontariato è stato espressamente riconosciuto il ruolo di "struttura operativa nazionale", parte integrante del sistema pubblico, alla stregua delle altre componenti istituzionali, come il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, le Forze Armate, le Forze di Polizia, il Corpo forestale dello Stato, ecc. La crescita del volontariato di Protezione civile è in continua, salutare espansione su tutto il territorio nazionale.